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2006 - Fondazione

Il Partito Animalista italiano è stato fondato dall’avvocato Cristiano Ceriello, regista del manifesto cinematografico di Lars Von Trier Dogma 95, e di documentari animalisti come "Vegetarian Party" e "Caccia SpA". Negli anni ha portato avanti diverse campagne per i diritti degli animali, tra cui l'internazionale End The Cage Age contro le gabbie negli allevamenti, #BoicottareYulin contro la macellazione di cani e gatti e End The Slaughter Age per spostare i sussidi dalla produzione classica di prodotti animali a quella di alternative etiche e sostenibili.


 

2015 - Internazionale Animalista
 

Il Partito Animalista Italiano entra nel movimento internazionale dei Partiti Animalisti Europei e nel gruppo della Animal Politics Foundation, di cui è promotore il Partito Animalista Olandese di Marianne Thieme. 
 


2019 - Manifesto Animalista Europeo

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Il Partito Animalista partecipa alla fondazione della prima organizzazione internazionale animalista verso la costituzione di un partito europeo animalista, denominata Animal Politics EU (APUE), che unisce i partiti animalisti di undici paesi europei: Belgio, Cipro, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Svezia. Il Partito Animalista italiano ha quindi contribuito alla redazione del primo manifesto animalista politico della storia, il Manifesto Animalista Europeo, pubblicato il 4 aprile 2019.



Elezioni Europee 2019
 

Il Partito Animalista si presenta in tutta Italia alle elezioni europee dove ottiene più di 160.000 voti (0,6% nazionale).
In alcune regioni tocca quasi l'1%, ma non riesce a superare la soglia di sbarramento italiana, illegittima secondo i trattati europei. In Germania, infatti, alcuni partiti con lo stesso risultato elettorale hanno ottenuto un seggio all'Europarlamento, ma questa vittoria viene negata al Partito Animalista.


Fortunatamente interviene in difesa della Democrazia l'avvocato Felice Besostri, massimo esperto italiano di leggi elettorali e a capo del collegio "avvocati per la democrazia", famoso nella cronaca per aver fatto abolire il Porcellum e l'Italicum, il quale segnala le irregolarità dell'Europellum, la legge elettorale illegittima in contrasto con il Trattato di Lisbona. Besostri spiega che spetta un seggio al Partito Animalista, al Partito Comunista , a +Europa, ai Verdi e a La Sinistra, quindi meno seggi per i partiti maggiori: Forza Italia, Lega e PD.



2020 - Adesione a EAFD

 

Nel 2020 Partito Animalista Italiano successivamente è entrato a far parte del nascente Partito Europeo E.A.F.D. (European Alliance for Freedom and Democracy) di cui è membro per l'Italia. 



Elezioni Italiane 2022

Il Partito Animalista si candida alle elezioni per il parlamento italiano. Purtroppo la legge per presentare la candidatura viene interpretata in modi diversi dalle diverse regioni, così alla fine risulta votabile solo in Emilia Romagna, Calabria e Campania 2.

Nelle altre regioni viene data un'interpretazione diversa alla legge elettorale e così viene impedito al Partito Animalista di essere votabile. In Emilia Romagna ottiene lo 0,67%.

Per denunciare la censura legale il Partito Animalista Italiano presenta ricorso presso la Corte europea dei diritti dell'uomo che è stato dichiarato ammissibile il 13 febbraio 2023.



Elezioni Europee 2024

Il Partito Animalista si candida nuovamente alle elezioni per il parlamento europeo. Stavolta l'abuso di potere verificatosi nelle elezioni nazionali precedenti diventa legge, infatti a poche settimane dalle votazioni il Governo Meloni realizza la "legge taglia-esenzioni" con cui cerca di negare al Partito Animalista la possibilità di partecipare alle elezioni.

La legge taglia-esenzioni contraddice la giurisprudenza internazionale, perché non si può cambiare le regole a poche settimane dalle elezioni, anche perché facendo così non ha dato il tempo al Partito Animalista di fare la raccolta firme. Per questo motivo la Legge Taglia-Esenzioni dovrebbe varle dalle elezioni successive, e non per quelle del 2024.

Purtroppo solo la Circoscrizione Sud riconosce questa cosa, mentre le altre decidono di farla valere fin da subito, di fatto impedendo al Partito Animalista di partecipare correttamente alle elezioni.

Per questo motivo il Partito Animalista risulta votabile solo nelle regioni della Circoscrizione Sud.

 

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