Una volta era ad Ottobre, invece si fa sempre più vicina la scadenza annuale del giorno in cui il Pianeta avrà già consumato le sue risorse naturali, giorno chiamato “Overshoot Day”.
Per gli scienziati l'Overshoot Day rappresenta il giorno dell'anno in cui la nostra domanda di acqua, cibo, fibre, legno e assorbimento di anidride carbonica supera l'ammontare di risorse biologiche che gli ecosistemi della terra sono in grado di rinnovare in un anno, la cosiddetta 'bio-capacità globale'. Una data che arriva sempre prima: 30 anni fa cadeva in ottobre, 20 anni fa verso la fine di settembre. E adesso non arriviamo ad agosto.
Secondo i calcoli dei ricercatori, è come se l'umanità utilizzasse le risorse di quasi due pianeti, 1,75 per l'esattezza. Non va meglio considerando la sola Italia: secondo le stime del Global Footprint Network, per soddisfare i consumi degli italiani servirebbero risorse pari a 4,7 volte quelle che l'Italia genera ogni anno. Solo, che di Italia ne abbiamo una sola e uno è il Pianeta su cui viviamo, e lo stiamo sovra-sfruttando.
In pratica abbiamo poco tempo per agire con forza, come si sa alcuni scienziati fissano il punto di non ritorno in 11 anni. I Partiti Animalisti in Europa, nel loro Manifesto di aprile a Bruxelles (cosiddetto “Manifesto di Bruxelles”) hanno fissato in 13 grandi temi i cambiamenti necessari per salvare il Pianeta, tra cui la chiusura di allevamenti intensivi, il cambio e sviluppo economico verso il Plant Power, da subito combattere l’Over Fishing (che stga distruggendo la biodiversità dei mari) oltre, anche, alla immediata conversione del trasporto europeo. Il tempo è poco e tutti (anche con i nostri piccoli consumi quotidiani) dobbiamo fare la nostra parte.
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